Leadership consapevole

jose monsalve Pubblicato da Jose Monsalve – 20 May 2022

La leadership viene spesso confusa con la gestione: la gestione è pianificare, rispettare un budget, cercare di organizzare un gruppo di lavoro, risolvere i problemi quotidiani, mantenere l’ordine, sviluppare strategie. È quello che facciamo e per cui siamo pagati.

È sicuramente difficile chiedere a qualcuno di impegnarsi realmente ed emotivamente per una causa se i leader non sono in grado di comprendere la sua realtà, non come dipendente, no, ma come persona, come un essere emotivo che desidera essere trattato in modo più olistico.

Viviamo in un mondo in cui la maggior parte delle società si preoccupano del profitto, di generare dividendi, di essere più competitivi. Una società che è fondata su persone molto ben addestrate nell’arte di fare soldi, che dimenticano che senza l’altra parte del mondo che li circonda niente di tutto questo sarebbe possibile. Non possiamo permetterci di sopravvivere in un mondo che tratta le persone come semplici macchine da biglietti, da usare finché sono utili; il mondo ha davvero bisogno di capire che ci sono sogni e desideri che tutti noi speriamo di realizzare ed è qui che i leader devono emergere per rompere i paradigmi e trasmettere che delle persone più felici rendono le aziende più redditizie.

Ma questo non si ottiene se la leadership non è autentica, se la comunicazione non è chiara, se il messaggio non è coerente; uno sfoggio di prosa non serve a nulla se poi i leader agiscono facendo tutto il contrario, ci deve essere una logica tra il pensare e l’agire, poiché quando questa logica è reale, le squadre vi credono, la rispettano, con un rispetto che non deriva dal timore ma dall’ammirazione!

Essere un leader non richiede alcun potere associato a un’alta carica, e ancor meno se si vuole influenzare positivamente gli altri in modo da contribuire al bene comune, con la mente, lo spirito, con la creatività e con l’eccellenza. Essere leader significa far sì che gli altri si impegnino con passione in una missione, che diano il loro meglio e che mettano a frutto tutte le loro capacità. La leadership consiste nel motivare le persone, ma non con discorsi, bensì motivandole con l’anima. La leadership è un serio coinvolgimento nella vita degli altri perché lo scopo non è che obbediscano ma che mirino ad impegnarsi in una causa.

La leadership è un grande potere e dal grande potere deriva un’enorme responsabilità. … E non basta solo sapere come fare il proprio dovere, bisogna sviluppare le capacità per ispirare gli altri ad avere successo, a lasciare il segno, a costruire la società e un mondo migliore.

Ma come facciamo a rendere la nostra azienda l’organizzazione che vogliamo che sia?

Dobbiamo concentrare i nostri sforzi sullo sviluppo dei talenti delle persone, dobbiamo delegare con fiducia e con la convinzione che le conoscenze giuste sono state trasmesse, lavorare con un team allineato e non solo con le persone del nostro “cerchio vitale” no, ma con tutti quelli che ci circondano. È necessario ascoltare l’opinione degli altri e fare in modo che sentano che sono la chiave per la crescita. Riconoscere il buon lavoro degli altri è una parte essenziale della motivazione, questo migliorerà il loro rendimento e la relazione tra il leader e la sua squadra. Tra dei collaboratori e dei collaboratori eccellenti l’unica differenza è la motivazione!

Dobbiamo far in modo che i collaboratori si sentano felici, questo aumenterà senza dubbio il senso di appartenenza e ottimizzerà la produttività dell’azienda, che è il desiderio di tutti. Dobbiamo parlare in modo chiaro e assertivo, ricordando che dire cosa non fare è tanto importante quanto dire ciò che deve essere fatto. Dobbiamo insegnare e guidare, molti vogliono brillare di luce propria ma se capissero cosa significa brillare grazie alla luce degli altri saprebbero che cosa significa lasciare il segno, i leader che promuovono l’autonomia dei loro team contribuiscono affinché le persone possano appropriarsi degli obiettivi ed imparare nel processo.

Per essere un leader non c’è bisogno di cambiare il mondo, basta intervenire positivamente su una persona, poi quella persona si prenderà cura del resto. Essere un leader significa impegnarsi per la felicità.


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